IA: La metafora per parlare di noi: il potere conoscitivo del linguaggio figurato.

Altra settimana, altra corsa 🙂 Continuiamo a parlare di noi e a farlo in modo sempre più consapevole e finalizzato. Dopo aver visto quanto la similitudine ci aiuti a raccontare e raccontarci, dopo aver visto che anche pittori ed artisti usano questa tecnica, procediamo oltre,  meglio…”al di là delle parole”.

Spingiamo oltre le similitudini e da “Laura ha i capelli COME  l’oro“, arriviamo al di là della realtà…scrivendo “Laura ha I CAPELLI D’ORO“: Laura non ha ovviamente delle lastre di metallo in testa (poverella! 😉 ), ma l’elemento di somiglianza [GIALLI COME] è stato sottinteso, CREANDO UNA REALTà AL DI LA’ DI QUELLA FISICA: una METAFORA.

Come la similitudine, la metafora aiuta a conoscere la realtà e ci permette di spiegarla meglio quando ad esempio…non abbiamo le parole: volete mettere “Hai una PELLE DI PESCA” contro “Hai una pelle liscia“? Il valore espressivo e conoscitivo è di molto superiore nel primo esempio.

Vediamo alcuni testi da cui possiamo partire, per descrivere noi utilizzando la metafora:

QUESTA E’ LA MIA FACCIA 

(Roberto Piumini)

E questa è la mia faccia,
speriamo che ti piaccia:
la fronte è una campagna,
il naso è una montagna,
gli occhi son fontane,
le orecchie son due tane,
la bocca è una gran grotta,
la lingua è una marmotta
che un po’ sta sotto i fiori,
poi mette il muso fuori!
BLBLBLBLBL!
E questa è la mia piazza,
speriamo che ti piaccia:
la fronte è un grande viale,
il naso è un campanile,
gli occhi son lampioni,
le orecchie due portoni,
la bocca è casa mia,
la lingua è una poesia
che prima resta muta,
poi salta fuori tutta!
BLBLBLBLBL!

Teste fiorite (Gianni Rodari)

Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero i fiori, sai che festa?
Si potrebbe capire a prima vista
chi ha il cuore buono, chi ha la mente trista.
Il tale ha in fronte un bel ciuffo di rose:
non può certo pensare a brutte cose.
Quell’altro poveraccio, è d’umor nero:
gli crescono le viole del pensiero.
E quello con le ortiche spettinate?
Deve avere le idee disordinate,
e invano ogni mattina
spreca un vasetto o due di brillantina.

E sapete che anche in questo caso i pittori e gli artisti si sono divertiti con le metafore? Guardate un po’ questi ritratti arcimboldeschi e questi totem, opera dei Carolina Amoretti e Matteo Abbo 😉 (grazie a Emanuela Pulvirenti e al suo blog):

Non sono tali e quali alle Teste fiorite di Rodari? 😉

Andiamo avanti: anche le pubblicità usano le metafore. Guardiamo:

Red Bull ti [fa volare come se ti] mette [-sse] le ali; il nostro giocatore Chiellini è  [stato morso come fosse] un maccherone; l’acqua San Benedetto fa  [star bene come si ci fosse sempre il sole del]la primavera; con la batteria Energizer l’energia corre[come se fosse un corridore] fortissimo; le gambe con la calza elastica sono [leggere e vellutate come] una rosa; Alitalia ti fa volare [come se tu corressi] molto rapidamente.

Attività:

  • analisi e rovesciamento dei testi in poesia;
  • riscrittura in chiave metaforica della descrizione di un personaggio già svolta;
  • descrizione di sé attraverso metafore.

La prof

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Ecco i primi lavori sul blog!

La faccia…metaforica di LIDIA FACCHINI! 🙂

E questa e’ la mia faccia,
speriamo che ti piaccia:
la fronte e’ un bosco,
il naso e’ un abete,
gli occhi son panchine,
le orecchie due tane di scoiattolo,
la bocca e’ un gran lago,
la lingua e’ un serpente
che un po’ sta sotto i fiori,
poi mette il muso fuori !
BLBLBLBLBL !!!
E questa e’ la mia piazza,
speriamo che ti piaccia:
la fronte e’ una grande strada,
il naso e una ringhiera,
gli occhi son lanterne,
le orecchie due garage,
la bocca e’ una macchina,
la lingua e’ una canzoncina
che prima resta muta,
poi salta fuori tutta !
BLBLBLBLBL !!!

Informazioni su Cristina Galizia

Docente di lettere nella Scuola secondaria di I grado IC San Vito Romano (Rm)
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